Il Tar respinge il ricorso al DCA 128/2017

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Di seguito la sentenza con cui il Tar Calabria ha respinto il ricorso, presentato dall’Assipa e da molti dei suoi iscritti, contro il DCA 128/2017 che ha drasticamente ridotto i fondi alla specialistica ambulatoriale privata accreditata.

2018-04-23 Tar Calabria Sentenza ricorso Assipa vs DCA 128-2017 x web

Abbiamo avuto notizia questa sera dal nostro avvocato il quale per motivi di lavoro proprio oggi si trovava in viaggio fuori sede ed ha potuto informarci con qualche ora di ritardo rispetto alla ricezione della notifica dell’avviso di pubblicazione della sentenza.

Come si può constatare, non sempre tutto quello che sembra scontato poi si realizza, e su questa vertenza le aspettative ora vanificate sono state veramente tante.

Nei prossimi giorni faremo una valutazione sul da farsi, poichè, pur nel rispetto delle sentenze, non ci possiamo certamente ritenere soddisfatti di quanto finora accaduto.

Una riflessione andrebbe pure fatta in seno alle azioni che, separatamente, le varie Associazioni di categoria hanno frettolosamente, unilateralmente e ad oggi  inefficacemente intrapreso per risolvere la problematica.

E’ necessario che ci si renda conto che quando non si difendono prioritariamente gli interessi dei più deboli all’interno di un comparto come quello delle strutture ambulatoriali private accreditate, prima o poi la “scure” può abbattersi anche su chi fino a ieri ha ritenuto di poter godere di posizioni di privilegio, sia in merito alla ripartizione cristallizzata delle risorse sia al diritto di esercitare la propria attività al di fuori di inopportuni ed ingiusti vincoli aggregativi di rete.

Ed anche se il Commissario, per come dice il Tar, può decidere in piena autonomia ed autorità di spostare o ridurre i fondi a disposizione del servizio sanitario calabrese, non è detto che quanto dallo stesso finora fatto possa essere oggettivamente condiviso.

Invitiamo pertanto i colleghi delle altre Associazioni a voler procedere con maggiore spirito di collaborazione, senza pretendere di detenere la fonte della verità, per valutare insieme delle nuove forme di azioni a tutela di tutte le nostre strutture in Calabria.

Proponiamo quindi, in attesa dell’esito delle necessarie azioni giudiziarie avverso questa sentenza e avverso i dca 70 e 72/2018, che da subito e con un documento congiunto si chieda a tutte le Asp  di abbandonare i criteri sperequativi fin qui proposti sostenendo che la ripartizione dei budget alle singole strutture nel 2018 avvenga mediante una griglia di pesatura delle stesse, al fine di garantire a tutti le somme minime per assicurare il loro funzionamento ed il mantenimento dell’occupazione;  di promuovere tutti insieme una petizione popolare che lamenti la discriminazione dei cittadini calabresi rispetto agli altri cittadini italiani e reclami concretamente quanto la classe politica che governa il paese debba necessariamente fare per riportare il giusto diritto alla prevenzione ed alle cure in Calabria.

L’Assipa è pronta e se anche le altre Associazioni sono disponibili, proponiamo di programmare  insieme un incontro e procedere in modo civile e democratico alla discussione sulle modalità da adottare per tentare di risolvere o quantomeno rendere meno gravosa la nostra situazione in Calabria.

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