Tar Lazio: ricorso a proroga tariffario – Aggiornamenti

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All’udienza di merito del 3 novembre scorso sul ricorso proposto avverso il tariffario Nazionale di cui al DM 18.10.2012, che per effetto DL 192/2014, estende la sua efficacia temporale a tutto il 2015, il Tar Lazio, nella persona del Presidente di Sezione, Cons. Sapone facente funzioni, ha sostanzialmente sostenuto che ciò che potrebbe veramente incidere proficuamente su tutti i ricorsi proposti dalle varie associazioni di categoria sarebbe una remissione della legge di proroga alla Corte Costituzionale, circostanza che comporterebbe però altri anni di attesa.

Pertanto, sia pure nell’ambito di una intensa discussione nella quale le difese delle varie Associazioni hanno insistito sulla opportunità di annullare il DM 18.10.2012, così come novato dal Decreto Mille Proroghe, lo stesso Presidente ha suggerito quale soluzione validamente ed efficacemente percorribile ai fini del perseguimento dell’interesse delle strutture interessate quella della formalizzazione di una diffida al Ministero per il mancato adempimento dei compiti assegnati alla Commissione permanente – ancora in fase di costituzione ed insediamento, che, nel contesto del nuovo Patto per la Salute 2014-2016, dovrebbe avviare e concludere i lavori di rilevamento e aggiornamento delle tariffe massime di remunerazione delle prestazioni di Assistenza Specialistica Ambulatoriale – preordinandola ad un ricorso sul Silenzio-Inadempimento del Ministero stesso.

In sostanza, dal punto di vista del TAR una dichiarazione di illegittimità del silenzio-inadempimento cui è andato incontro il Ministero sulla materia del Tariffe, sarebbe la strada più utilmente percorribile per pervenire quantomeno ad una decisione favorevole che incidendo direttamente sull’inerzia del P.A. costituisca al contempo un’adeguata base per il riconoscimento del danno conseguito a tale inadempimento.

Pertanto, in assenza di migliore prospettiva, allo stato delle cose, i ricorsi già pendenti sono stati rinviati all’udienza del 22 marzo 2016 con l’impegno del Tar di dare spazio all’esame dei ricorsi già proposti o da proporre avverso il Silenzio-inadempimento del Ministero.

Posto ciò, appare quantomai opportuno ed urgente, onde precostituirsi le condizioni per avanzare ricorso avverso il Silenzio, formalizzare nei termini appena detti sopra una diffida stragiudiziale che il ns. legale ha già predisposto.

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