Le Associazioni di Categoria dei laboratori analisi accreditati della regione Calabria hanno ricevuto oggi per posta elettronica del funzionario del dipartimento, il documento “Riorganizzazione della rete dei laboratori, pubblici e privati”.
Dalla stringata comunicazione, “In allegato si trasmette per visione preventiva quanto in oggetto” non si evince chiaramente se tale documento, che sembra avere le sembianze di un nuovo DCA, possa essere discusso o meno prima della sua pubblicazione.
Infatti la terminologia “per visione preventiva” dovrebbe intendere valutazione ed eventuali osservazioni e/o discussioni nel merito dei contenuti.
Domani chiederemo al mittente di voler sciogliere i nostri umani dubbi.
E’ da notare che tale documento sembra cadere proprio a fagiolo per bypassare la pronuncia del Tar di Catanzaro, prevista con l’udienza di merito fissata per ill 26 di questo mese, cagionata dall’impugnativa presentata dall’Assipa avverso il DCA 84/2015 (riorganizzazione in rete dei laboratori) che così sarebbe dichiarabile privata del motivo di contendere per effetto del nuovo DCA.
Qualora ciò accadesse, saremo costretti a registrare l’ennesimo tentativo di prevaricare i diritti di giustizia a cui ci siamo appellati con il ricorso in questione, il tutto mediante la riproposizione di un nuovo decreto che seppur modificato in parte rispetto al precedente ma di medesima lesiva sostanza, servirebbe per sottrarsi alla sentenza ed agli adempimenti documentali richiesti dallo stesso Tar al Commissario ad Acta e per i quali ad oggi non risulta alcuna produzione o deposito.
Le conseguenze di tale situazione, saranno la necessità di nuova impugnativa con i relativi nuovi costi e di un nuovo allungamento dei tempi previsti per ottenere una risposta dalla giustizia su una tematica che da anni sta condizionando pesantemente la libertà d’impresa, il libero esercizio della professione, la libertà di scelta del cittadino del presidio sanitario da decenni regolarmente operativo, autorizzato ed accreditato.
L’Assipa sarà sempre in prima linea per sostenere la tutela degli interessi legittimi dei laboratori calabresi privati accreditati con ogni mezzo legale disponibile dall’ordinamento giuridico.
Di seguito il documento ricevuto oggi: