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Data mercoledì 21 ottobre 2015 - 03:13
Richiesta proroga termini in DCA 84, circolare esplicativa, sospensione DCA 78/92-83-84-85

                                                                                                                                                                Locri, 20-10-2015
Egr. Ing. Massimo Scura
Commissario di Governo per l'attuazione
del piano di rientro della Sanità in Calabria

Oggetto: Richiesta proroga urgente dei termini previsti in DCA 84 su presentazioni aggregazioni in rete laboratori privati accreditati - emanazione di necessaria circolare esplicativa su modalità e procedure di applicazione del DCA stesso - sospensione e discussione opportune modifiche ai DCA 78/92-83-84-85.

Con la presente, non potendo attendere oltre il 25 prossimo, desideriamo chiederLe quanto avremmo esposto alla Sua attenzione in occasione dell'incontro previsto per 19 Ottobre scorso ma che per cause di "forza maggiore" è stato poi annullato e rimandato a data da destinarsi.

Quello che sentiamo di dover chiedere,indipendentemente dalla Sua netta posizione già espressa riguardo all'obbligatorietà delle aggregazioni tra laboratori che non si trovano nei parametri di prestazioni indicati nel citato DCA 84, è la necessità di voler approvare una decretazione d'urgenza, entro il  25 prossimo, per una proroga ai termini temporali fissati nel DCA che prevedono dalla publicazione dello stesso solo 90 giorni per costituire e comunicare al Dipartimento Tutela della SAlute le aggregazioni in oggetto, al fine di fornire una tempistica che sia  più congrua rispetto a quella effettivamente necessaria, nonchè disporre l'emanazione urgente di una circolare esplicativa circa le modalità e procedure per la chiara applicazione del DCA 84 sulla base delle criticità più oltre descritte ed ancora la sospensione dei DCA 78/92-83-84-85 per le opportune correzioni.

Ciò per i seguenti motivi di criticità:
- non sono sufficienti 90 giorni, specie se a cavallo del mese di agosto,  per effettuare adeguatamente uno studio di tutte le questioni inerenti la messa a regime di una nuova forma di svolgimento dell'attività professionale così complessa e coinvolgente diversi soggetti fino ad oggi operanti in piena autonomia decisionale;
- occorrono tempi adeguati per un corretto studio dei costi alla luce del nuovo assetto operativo da adottare ed all'incremento per nuovi costi;
- è necessario che i diversi soggetti titolari di singoli accreditamenti, che fino ad oggi per gran parte dei casi nemmeno si conoscevano tra loro, compatibilmente con le attività che giornalmente svolgono, possano avere il tempo di incontrarsi per predisporre dei piani, degli accordi e dei nuovi ed obbligati programmi d'investimento da segliere per giungere omogeneamente e consensualmente ad aggregazioni realmente funzionali;
- non bastano certamente 90 giorni per mettere insieme tante teste, che devono prendere decisioni aggregative sulle proprie singole strutture, atteso che invece per il comparto pubblico sono stati previsti  almeno 6 mesi (per il solo sistema informativo si arriva al 30 giugno 2016 e per la logistica dei trasporti al 31-12-2016),  senza tener  conto che nel pubblico la decisionalità è in capo al singolo Commissario e non sono assolutamente in ballo licenziamenti;
- appare chiaro che la matassa da sbrogliare nel privato è ben più complicata;
- non sono stati resi noti ad oggi i previsti documenti indicati dal DCA stesso, necessari per l'applicazione di quel tanto che appare definito. Il riferimento è all'assenza dell'indicazione dei cosiddetti laboratori di confine, senza dei quali non può essere operata una piena scelta aggregativa tra laboratori anche in ambito interprovinciale, non sono noti i requisiti effettivi di organico dei punti di prelievo;
- non è previsto che il singolo laboratorio aggregato possa al termine del periodo dei tre anni uscire dall'aggregazione di origine per migrare in altra aggregazione esistente;
- non è previsto che dei laboratori che al termine del periodo di aggregazione possano uscire da quella originaria per formare una nuova accreditabile;
- non è consentito che le aggregazioni si attuino, pur obbligatoriamente, solo per gli esami specialistici, oggettivamenete i più costosi e tecnicamente più impegnativi per dotazione strumentale e metodologia scientifica,  permettendo invece a tutti i laboratori di base di continuare a produrre in loco tutte le prestazioni di minore complessità ed impegno economico e strumentale ma sopratutto di tipologia assimilabile alla diagnostica "in urgenza" o "delicati" rispetto alla tempistica d'esecuzione ed al trasporto (emocromi, test coagulativi, esami urinari e batteriologici di base etc.) valorizzando il mantenimento dei livelli occupazionali anche per il comparto privato;
- non è regolamentato il prelievo domiciliare, chi, in che modo e quando (potrebebro esistere commerci di prelievi sul territorio calabrese senza alcuna regolamentazione e sanzionamenti);
- non è previsto un programma regionale di verifica esterna della qualità (VEQ) sia per il pubblico che per il privato;
- non è previsto un tavolo tecnico permanente paritetico pubblico e privato per il monitoraggio continuo ed in tempo reale dell'appropriatezza e del consumo delle prestazioni, della congruità di provenienza e del soggetto prescrittore, della verifica esterna della qualità;
- ci deve essere il tempo sufficiente per una buona scelta di sistemi informativi che preveda la selezione e la verifica dei fornitori e dei prodotti informatici, in funzione dell'inter operatività intra ed eventualmente infra reti private e pubbliche, secondo protocolli avanzati di riferimento che consentano il monitoraggio in tempo reale del consumo delle prestazioni e dell'appropriatezza anche mediante algoritmi di controllo preventivo in fase prescrittiva.

Motivi alla base di circolare eplicativa:
- non è sufficentemente chiaro come i laboratori debbano raggiungere in tre anni la soglia minima prevista, atteso che non vengono riconosciuti altri budget all'infuori di quelli attualmente decretati;
- non è chiaro ai fini della contrattualizzazione per gli anni 2016 -17-18 con quale meccanismo e a partire da quale anno di riferimento vengono valutate le prestazioni;
- non è chiaro se il sito di produzione debba essere obbligatoriamente costituito ex novo o può essere indicato in un laboratorio esistente ed all'occorrenza potenziabile;
- non si evince quale necessità sottende nel dover indicare il prezzo di fatturazione delle prestazioni eseguite solo privatamente, mentre per fini statistici e produttivi dovrebbe essere sufficente il numero e la tipologia di prestazioni erogate, tanto più che non risulta esistere  al  momento un tariffario concordato per i privati, ne può essere utile per gli adempimenti previsti per il 730 precomplilato - le singole Regioni non sarebbero designate al ricevimento dei dati.

Quindi, consapevoli che l'attività del Commissario è certamente improntata al raggiungimento di obbiettivi utili alla collettività sia in termini di risparmio, qualità ed appropriatezza nell'erogazione delle prestazioni che di mantenimento dei livelli occupazionali in ambo i comparti pubblico e privato, per quanto su esposto,  con la dovuta urgenza, si richiede che voglia:
- decretare, entro il 25 prossimo,  la proroga dei termini previsti nel DCA 84  per la presentazione delle domande di adesione dei soggetti aggregati alla rete territoriale, adeguandola almeno alla programmazione prevista per il comparto pubblico e cioè al 31 Dicembre 2016;
- disporre l'emanazione di una circolare esplicativa circa il processo di aggregazione ed i contenuti previsti nel DCA 84, eventualmente successiva ad incontro d'approfondimento con le Associazioni di Categoria;
- ritirare previa sospensione per almeno 30 giorni, per la opportuna discussione d'approfondiemento e condivisione con le Associazioni di Categoria, i decreti 78/92, 83, 84, ed 85.

Fiduciosi e facendo leva nella Sua integrità civile, morale ed istituzionale che certamente saranno alla base della nomina a questo delicato incarico governativo, attendiamo una cortese e tempestiva risposta.

Deferenti saluti.
Dr. Francesco Galasso
Presidente Assipa
320-7824658
www.assipa.eu