Scura convoca “ancora” le Associazioni dei laboratori privati accreditati

Palazzo Alemanni r

Per il 14 Settembre 2016 le Associazioni di Categoria dei laboratori di analisi privati accreditati della Calabria sono state convocate dal Commissario di Governo per discutere ancora sulla riorganizzazione della rete dei laboratori.

Proprio a poco più di 20 giorni dal termine fissato dal Tar (30-09-2016) alla parte resistente (Struttura Commissariale e Dipartimento Tutela della Salute) per adempiere al deposito della copiosa documentazione che evidenzi tutto quanto ha portato alla produzione del famigerato DCA 84/2015 (decreto che obbligherebbe ad aggregazione in rete dei laboratori sotto le 200.000 prestazioni annue), il Commissario Scura decide di convocare le Associazioni di categoria per “discutere sulla riorganizzazione della rete dei laboratori”.

Ovviamente l’Assipa viste le varie richieste trasmesse, non può che essere contenta di questa ennesima (e si spera produttiva) convocazione, anche se ciò avviene a notevole distanta dalla precedente, anch’essa sullo stesso argomento, che però non ha trovato immediato e necessario seguito e viene riproposta solo oggi a distanza di tre mesi.

Così, non è dato ancora  sapere come funzionano i rapporti tra la pubblica amministrazione (Commissario ad Acta, Direzione Generale del Dipartimento Tutela della Salute e Direttori Generali e/o Commissari delle Asp, formalmente dall’Assipa interpellate) e le rappresentanze di categoria, poichè alle diverse richieste di incontro per l’urgente discussione di quest’argomento, oggi nuovamente tirato in ballo, come pure riguardo ai criteri da utilizzare per la definizione dei budget 2016 alle strutture private accreditate, i menzionati rappresentanti della PA non hanno sentito la necessità di formulare alcuna risposta alle questioni gravi ed urgenti segnalate.

Oggi, bypassando ancora le vere priorità rappresentate principalmente dalla individuazione una volta per tutte di idonei, trasparenti ed equi criteri per la ripartizione dei budgets alle strutture private accreditate, la discussione proposta alle Associazioni di Categoria, come quella indicata per il prossimo incontro, continua ad essere a nostro parere inutile e fuorviante.

Inutile perchè già alla precedente incontro del 14 giugno scorso ogni Associazione ha espresso il proprio punto di vista (benchè per l’ennesima volta nulla è stato verbalizzato) e purtroppo lontano dalle necessarie convergenze che servirebbero all’intera categoria (le altre Associazioni non ritengono di fare fronte comune per chiedere l’annullamento in autotutela del DCA 84/2015 o la modifica in senso facoltativo delle reti stesse), inutile perchè sulla questione a breve sarà il Tar a pronunciarsi e non è detto che i ricorrenti non possano spuntare l’annullamento del DCA sulle reti private.

Fuorviante perchè distrae l’attenzione da problematiche ben più urgenti e produttive per la categoria, come il budget ai privati accreditati (anche per il 2016 siamo già a fine anno senza aver potuto adeguatamente pianificare le attività  delle nostre strutture), una opportuna discussione con i privati  su budget e monitoraggio della produzione per le strutture accreditate pubbliche, con la previsione di meccanismi di osmosi col privato per le somme non utilizzate etc. Non dimentichiamo che la richiesta di prestazioni è solo virtualmente divisa tra pubblico e privato poichè i bisogni reali dei cittadini sono quelli che complessivamente si appalesano e non può essere accettato, anche se si dice che ció provenga dal tavolo ministeriale, che si speculi sulle prestazioni erogate (gratuitamente fuori budget) dai privati  ai cittadini  per ritenerlo un guadagno di gestione nel bilancio mentre contestualmente sul versante pubblico le somme non erogate in favore degli assistiti in un comparto vengano poi trasferite su altri penalizzando le specifiche prestazioni erogate in compensazione onerosa dai privati.

Se solo fosse possibile che i colleghi Presidenti delle altre Associazioni di Categoria, eccezionalmente,  smettessero di perseguire ognuno i propri incomprensibili obiettivi che sono oggettivamente lontani dall’interesse dell’intera categoria, molto più facilmente si potrebbero ottenere legittime, eque e serene condizioni di lavoro per tutti i privati accreditati calabresi ed in questo caso quella di martedì prossimo potrebbe trasformarsi in un appuntamento più che mai utile.

Quello che razionalmente si auspicano la maggioranza assoluta dei colleghi, che già a suo tempo hanno sottoscritto la loro contrarietà all’annunciato decreto sulle reti obbligatorie, è proprio quest’unitá d’intenti tra le Associazioni al fine di raggiungere i veri risultati utili per tutti, non più solo per i pochi eletti al di sopra delle 200.000 prestazioni. Paradossalmente però se tali colleghi facessero le giuste rimostranze ai loro rappresentanti di categoria, senza necessariamente essere costretti a ventilare la possibilitá di abbandonare l’una o l’altra Associazione, forse i loro stessi rappresentanti sarebbero più illuminati nel percorrere strade maggiormente coerenti con gli interessi legittimi dei loro associati.

L’Assipa comunque, anche da questa sede, rinnova ancora una volta l’invito ai rappresentanti delle altre associazioni a volersi incontrare prima di giorno 14 per  trovare insieme una strategia comune nell’interesse di tutti gli accreditati privati.

L’ennesima rinuncia ad incontrarsi per cercare di  trovare una proposta comune utile a tutti  da portare all’incontro col Commissario Scura, non potrà che rimarcare l’incomprensibile  parzialità di tali rappresentanze.

 

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